Il lago di Carezza ai piedi del Massiccio del Latemar e del Catinaccio

Le Dolomiti sono avvolte da miti e leggende, e come ogni "leggenda" che si rispetti, anche questo specchio naturale dai colori sgargianti, è avvolto da un misterioso racconto. Un tempo in questo lago viveva una splendida ninfa di nome Ondina, con la sua voce armoniosa incantava tutti i viandanti, incluso lo stregone Masarè, proveniente dal Latemar. Perdutamente innamorato, il mago era disposto a tutto pur di catturare l'attenzione della sua amata e sotto consiglio della strega del Catinaccio escogitò un piano. Per impressionarla doveva fingersi un venditore di gioielli e pietre preziose, e con queste creare un arcobaleno preziosissimo, lungo dal Latemar fino al Catinaccio. Ondina sorpresa e incuriosita da quel luccichio si avvicinò alla riva del lago, lo stregone corse verso di lei dimenticando il travestimento, spaventando e facendo immergere per sempre Ondina nel lago. Da quel giorno non riemerse più, nessun viandante sentì più la sua voce. Disperato e arrabbiato con se stesso per la grave dimenticanza, distrusse quell'arcobaleno gettando tutte le pietre nel lago. Per questo ancora oggi, il Lago di Carezza,  in base alla stagione e all’ora del giorno, risplende di mille colori.

classificato6

Voti ricevuti2454,1 pt

Voti seconda fase108 pt

Questo sito utilizza cookies per migliorare l'esperienza di navigazione. Continuando a navigare acconsenti all'utilizzo dei cookies in forma anonima. Per maggiori informazioni leggi la privacy policy. Per accettare i cookies clicca il bottone in basso.

Accetta